ANA Sezione Valdostana

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Quando l'edicola diventa una fucina d'arte

La Lexert a scuola di Protezione Civile

Inizia per i ragazzi della scuola aostana l’esperienza con la PC degli Alpini.

 

Oltre 460 allievi, dalla Scuola dell’Infanzia, passando per la Primaria fino alla Secondaria di Primo grado, tutti i plessi scolastici coinvolti: questi i numeri che racchiudono le iniziative previste dal Progetto “Sicurezza e Protezione Civile 2018”, in partenza tra pochi giorni alla Istituzione Scolastica “Emile Lexert” di Aosta, guidata dalla Prof.ssa Cristiana Marchesini.

Un progetto predisposto grazie alla Unità Sezionale di Protezione Civile della Sezione Valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini, redatto dal referente per la formazione, Stefano Meroni, che vedrà coinvolti in prima persona il coordinatore sezionale, Lorenzo Grange e Gisella Bertinetti assieme a buona parte dei volontari dell’unità stessa, che si avvale della validazione scientifica del Coordinamento Regionale di AIAS, Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza e della APC “Protezione Civile” di AIAS e della collaborazione della Protezione Civile del 1° Raggruppamento ANA.

12 incontri con le classi dei diversi ordini scolastici nei diversi plessi, 4 pomeriggi dedicati alla sicurezza con gli istruttori della Squadra Alpinistica arrampicando sulla Palestra Artificiale dell’Associazione Nazionale Alpini, con un finale tutto da vivere e partecipare grazie al “Workshop 2018”, in programma per mercoledì 28 marzo, quando a scuola arriveranno mezzi, dotazioni e, soprattutto, volontari dell’Unità, per fare “toccare con mano” a ragazze e ragazzi tutto quello che è realmente la “Protezione Civile” degli Alpini.

Un grande impegno del quale i volontari della Protezione Civile ANA si fanno carico volentieri – spiega il responsabile del progetto per l’ANA, Stefano Meroniin quanto riteniamo che il miglior modo per fare prevenzione efficace in materia di sicurezza e di Protezione Civile sia quello di fare conoscere in modo semplice e “fin da subito” cosa significhi tutto questo mondo e, soprattutto, cercare di passare dei semplici comportamenti individuali, delle “buone prassi” di comportamento in caso di emergenza, sempre sperando di non doverli mai porre, davvero, in atto”.

 

Stefano Meroni

02/02/2018

 

Foto 1: I ragazzi della “Lexert” (immagine di repertorio).

 

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