AL BREUIL PER
RICORDARE LA LEGGENDA DEL
BATTAGLIONE CERVINO
Ogni
anno, la prima domenica di luglio, sotto lo sguardo severo del più nobile
scoglio d’Europa, si svolge una cerimonia di grande intensità emotiva, resa
questa volta ancor più palpabile dal silenzio che avvolgeva lo sparuto gruppo
di officianti. Sul prato che circonda la Chiesetta che Antonio Maquignaz fece
costruire, si sono ritrovati i rappresentanti delle Associazioni e delle
Istituzioni deputate a rendere gli Onori Ufficiali alla Memoria di tanti Alpini
caduti sul Trebescines, nella steppa ucraina, nei lager sovietici. Le norme
vigenti in merito alla situazione sanitaria italiana hanno richiesto ancora una
cerimonia sobria, senza quella partecipazione di vessilli, bandiere e gagliardetti
che avrebbero dato un segno tangibile alla Riconoscenza e al Rispetto che tutti
noi dobbiamo a quegli Alpini speciali, ragazzi preparati alla guerra di
montagna, gente audace, coraggiosa, infaticabile, animata dal più profondo
senso del dovere e da un fortissimo legame di gruppo. Ma nei cuori dei presenti
tutti questi sentimenti erano ugualmente forti, alimentati dalla fierezza di
essere di fronte ad una Memoria storica di straordinaria valenza morale ed
umana. Il Battaglione Cervino infatti fu l’Unico ad essere decorato di Medaglia
d’Oro al Valor Militare. La Sezione Valdostana era presente con il Presidente
Carlo Bionaz che scortava il Vessillo affidato all’Alfiere Gianmario Trussardi;
il Capo Gruppo di Valtournenche Luca Vallet
e l’Assessore all’Ambiente e Sport Chantal Vuillermoz rappresentavano
l’Amministrazione Comunale; il Colonnello Giovanni Santo , Comandante
Territoriale e rappresentante del Comando Truppe Alpine; il Tenente Colonnello
Rocco Ruscio, Presidente Nazionale Alpini Paracadutisti; il Capitano Lorenzo
Monti; i Generali a riposo Giuseppe Pistono ed Antonio Vizzi; il Maresciallo
Pier Paolo Cossu .
Onore
al Battaglione Cervino