Ponte
Università: il regalo delle Penne Nere Valdostane alla città di Treviso
Riaperto
questa mattina al termine della ristrutturazione il ponte in legno.
Riaperto al pubblico dopo pochissimi giorni di
intenso lavoro, a Treviso, il Ponte delle Università, il ponte pedonale in
legno che collega, sul Sile, Riviera Garibaldi a
Riviera Santa Margherita, progettato ed ideato da Paolo Portoghesi.
Un manufatto in legno, dicevamo, sul quale
l’incedere del tempo si era particolarmente accanito, fino a quando gli Alpini
Valdostani Alessandro Cerise, Gianni Amadini, Silvano Bassi, Ettore Mazzanti ed Ignazio
Toppo, volontari dell’Unità di Protezione Civile della Sezione Valdostana
dell’ANA, si sono impegnati, nei giorni scorsi, per provvedere al suo restauro,
sostituendo le travi in legno della passatoia e rimettendo a nuovo tutto il
ponte, che è ora ritornato pienamente percorribile da pedoni e biciclette.
Un impegno, quello del lavoro delle Penne Nere nei
cantieri pre-adunata, che è ormai divenuto una
consuetudine da anni, il modo scelto dagli Alpini per ringraziare la città che
ospita di volta in volta l’Adunata Nazionale, e, quest’anno, assieme agli altri
10 cantieri di riqualificazione dove altri volontari valdostani sono stati
impiegati, rappresentare davvero un tangibile: “Grazie Treviso!”.
Un lavoro davvero eccezionale e fatto a regola
d’arte che ha fatto commentare, a più di una persona: “Questi Valdostani sono in gamba… perché non
li chiamiamo anche per sistemare il Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa?”.
Stefano Meroni.
Foto 1: La
squadra valdostana che ha operato sul Ponte Università (Da sx.:
Ignazio Toppo, Ettore Mazzanti, Silvano Bassi ed
Alessandro Cerise).